DOPO IL SUCCESSO OTTENUTO DA SPI CGIL A REGGIO EMILIA
LA CAMPAGNA “LA CITTA’ CON GLI OCCHI DELLE DONNE”
APPRODERA’ IN MOLTI ALTRI COMUNI DELLA PROVINCIA
Dopo il successo di adesioni ottenuto sabato scorso (8 maggio) in centro storico a Reggio Emilia dalla campagna di ascolto “La città con gli occhi delle donne”, SPI CGIL porterà questo progetto in molte altre piazze della provincia, partendo dai comuni capodistretto.
Molte donne, in particolare lavoratrici, ma anche pensionate di diverse età e provenienza hanno aderito alla campagna raccontando le proprie esperienze a bilancio dell’ultimo anno vissuto tra restrizioni e responsabilità individuali, familiari e collettive aumentate esponenzialmente.
I colloqui e le interviste sono state registrate sia con l’occhio della telecamera, sia in dialogo su schede di rilevazione. Ne è uscito uno spaccato di profondissima consapevolezza, umana e personale, mai esplorata in profondità come progetto di rivisitazione della città e della provincia, in tutti i settori: dalla mobilità, alle reti infrastrutturali, alla socialità , agli aspetti educativi .
Le donne intervistate hanno chiesto con forza che il lavoro di cura sia socialmente riconosciuto sia a livello previdenziale, fiscale e retributivo; con pari assiduità è stato richiesto di non dovere sacrificare il proprio impegno professionale alla luce di tagli di costi sul personale, di esuberi, di involontari part-time, di licenziamenti forzati.
Le pensionate hanno messo in rilievo, oltre agli effetti devastanti dell’isolamento e della paura, anche le conseguenze di un ruolo improprio vissuto dalle più anziane come surrogato di un welfare sostitutivo per le famiglie allargate.
Particolare attenzione è stata riposta anche sul lavoro da remoto e sullo smartworking (per le donne che lo possono svolgere): le donne chiedono a gran voce che sia normato e contrattualizzato, non solo individualmente ma anche a livello collettivo.
“Ci hanno rilasciato interviste – racconta Marianella Casali, dello Spi Cgil – donne che durante la pandemia hanno lavorato in prima linea in tutti le professioni di prima necessità e anche giovani pensionate che si sono messe a disposizione nel volontariato da remoto. Hanno avanzato proposte e microprogetti di ripresa della socialità su diversi ambiti, da quello culturale , associativo, educativo , formativo per le diverse generazioni”
Il progetto di ascolto e recupero delle voci femminili non può quindi rimanere limitato alle testimonianze raccolte. Parallelamente agli incontri programmati in provincia, anche a Reggio Emilia Spi Cgil sta calendarizzando iniziative con le donne di ogni età nei quartieri e nei centri sociali per progettare attività e rispondere a specifici bisogni di relazione attraverso la costruzione di reti di integrazione e solidarietà.
L’Ufficio Stampa Spi Cgil di REGGIO EMILIA
Reggio Emilia, 10 maggio 2021