Lo SPI, sindacato pensionati italiani, tutela e organizza, nella CGIL, le pensionate, i pensionati di ogni categoria di lavoro e le persone anziane in età pensionistica.

L’adesione allo Spi Cgil avviene su richiesta degli interessati e comporta l’accettazione dello Statuto e la condivisione dei princìpi di piena uguaglianza di diritti e doveri, nel rispetto dell’appartenenza a gruppi etnici, nazionalità, fedi religiose, culture e formazioni politiche come indicato dalla Costituzione Italiana.

Possono iscriversi allo Spi Cgil i pensionati e le pensionate nonché le persone anziane ultrasessantenni.

L’iscrizione allo Spi Cgil è attestata dalla tessera e dal versamento del contributo a sostegno dell’organizzazione.

Lo Spi Cgil si articola nelle seguenti strutture:

  • 1 Sede nazionale
  • 19 sindacati regionali e 2 province autonome
  • 121 sindacati territoriali (provinciali o comprensoriali) oltre 4.000 leghe e circa 4.500 sedi nel territorio nazionale

Le Leghe dello Spi Cgil

Le Leghe sono la struttura di base del sindacato, pertanto ad ogni scadenza congressuale, tutti gli iscritti sono chiamati a eleggere il Comitato Direttivo che dirige l’organizzazione da un congresso all’altro ed elegge al suo interno una segreteria e un segretario o una segretaria generale.

Le leghe promuovono la partecipazione degli iscritti e dei pensionati alla vita del sindacato, stimolano la cittadinanza attiva e la socialità, assicurano tutele previdenziali e sociali, promuovono l’organizzazione e la contrattazione sociale con le Istituzioni cercando l’unità con gli altri sindacati dei pensionati.

Le leghe hanno una dimensione variabile secondo le caratteristiche del territorio, con prevalenza della dimensione comunale.

Coordinamento nazionale donne

Tutti gli organismi rappresentativi del sindacato hanno l’obiettivo di assicurare la parità di presenze tra donne e uomini. A ogni livello è costituito il Coordinamento donne pensionate come luogo organizzato, di aggregazione e aperto alla partecipazione, che vuole incidere sulle politiche generali dello Spi e sulla contrattazione sociale arricchendole con le tematiche di genere e proponendo uno sguardo “di donna” sui bisogni e le aspettative di donne e di uomini.